Il primo convegno, la cui celebrazione è prevista per i giorni di venerdì 18 e sabato 19 ottobre 2024, sarà incentrato sulla spiritualità del tempio e della casa di Dio. Per l’occasione sono previsti cinque relatori: il vescovo della comunità greco-cattolica di Atene, S.E. Mons. Manuel Nin; l’attuale priore della comunità di Bose, P. Sabino Chialà; uno studioso ecclesiastico di confessione ortodossa, P. Ernesto Mainoldi; un monaco esperto di spiritualità orientale, P. Adalberto Piovano; l’egumeno della comunità di Grottaferrata, p. Francesco De Feo.
Nei giorni di venerdì 13 e sabato 14 dicembre 2024 è previsto il secondo convegno, incentrato sull’area storico-artistica. Si tratta in questo caso di sette incontri che verranno distribuiti nelle due giornate. Si prevedono i seguenti interventi: Arredo ecclesiastico (Silvia Silvestro, Roma); L’Etimasia e la questione dell’agnello (Marcello Angheben, Bruxelles); Giuliano della Rovere e la fortificazione del monastero (Villa, Roma); Ex antiquo novum: l’icona e il suo nuovo contesto (Alexis Wang, New York); Committenza farnesiana (Enrico Parlato, Roma); Presenze di fine Cinquecento a Grottaferrata: Giovanni de’ Vecchi per l’abbazia farnesiana (Patrizia Tosini, Roma); Committenza Guadagni e Rezzonico (Maria Barbara Guerrieri, Frascati); Il perduto a Grottaferrata.
1)
Sabato 23 Marzo 2024 (Sabato delle Palme)
“STABAT MATER” di G.B Pergolesi per quartetto d’archi, pianoforte e Soli.
Direttore Fr. Clemente Corsaro.
2) Martedì 24 Settembre 2024
Martedì 24 Settembre ore 20:00: " Tosca " di G. Puccini - opera lirica del coro polifonico “San Basilio il Grande”;
3) Ottobre 2024
Sabato 19 Ottobre ore 18:30: " Chère Kekaritomèni" - concerto di musica bizantina del coro polifonico “San Basilio il Grande”;
4) Dicembre 2024
Sabato 14 Dicembre ore 18:30: " Theotòke Parthène" - concerto di musica bizantina del coro polifonico “San Basilio il Grande”.
Lo spettacolo sarà in tre atti, seguendo il filo della vita di Padre Nilo da Rossano, con le scene e i costumi realizzati per l’occasione prendendo ad esempio il ciclo delle pitture del Domenichino e gli stendardi evocativi della festività dei santi fondatori, realizzati dai nostri monaci del secolo scorso e tutt’ora esposti in Chiesa nei giorni di preparazione alle feste liturgiche dei nostri padri teofori.
Attraverso questo laboratorio teatrale, la comunità monastica, ricostruirà e ripercorrerà, secondo l’estro dei formatori e le fonti presenti nella nostra biblioteca, la storia del Monastero, da sempre punto di riferimento per molti pellegrini e viandanti e per la cittadina stessa di Grottaferrata.
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